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Visualizzazione dei post da giugno, 2024

Troppo buona, questa IA

 C'è chi teme la cattiveria dell'IA immaginando che un giorno si impadronirà di noi stessi facendoci fare le peggio cose.  Io inizio a temere la sua (falsa) bontà, cioè la sua propensione a legittimare lo status quo.  Questa è l'impressione che ricavo dal più recente colloquio con il mio maggiordomo, al quale ho sottoposto l'antico dilemma pedagogico su educazione e istruzione.  Vedete un po' voi.  Su una cosa, mi auguro, converrete con me. Quanto a ironia siamo a men che zero. E questo è per un verso preoccupante, per un altro verso liberatorio. Comunque vadano le cose, una sana e umana risata potrà seppellirla. -------------------------------------------------- IO Considera questo brano, tratto dal saggio Cosa significa essere umani? Corpo, cervello e relazione per vivere nel presente: "Se ci chiediamo … in che modo conosciamo noi stessi e il mondo, scopriamo che l’origine della conoscenza è situata nella nostra capacità di azione e movimento; il cervello mot...

Dialogo intergenerazionale

La lettura del saggio di Alessandro Cavalli, L'età dell'incertezza , pubblicato sul numero 4/2023 della rivista 'Il Mulino' mi sollecita a tornare sul tema di un post precedente, il primo di questo blog ( Dal maggiordomo, su IA ).  L'interrogativo di fondo con cui misurarci ha a che fare con i presupposti con cui viene affrontato il problema del rapporto fra scuola e società, passaggio necessario perché si approdi consapevolmente all'impegno indicato da Cavalli, quello cioè di pensare e ripensare l'identità culturale e didattica della scuola nell'attuale 'età dell'incertezza'.  Ho dialogato su tutto questo con il mio maggiordomo, invitandolo a modificare casacca (Gemini, Copilot) a seconda di come si sviluppava il confronto.  Ne esco con due impressioni: ammirazione per la sua capacità di argomentare (tanto più elevata e suadente della mia); perplessità per il perbenismo pedagogico di cui è tramite (io su questi temi di confine provo un senti...

La terzietà di chi dirige

 Inaspettatamente (ma non per tutti) il ministro Valditara ha riaperto, dopo tanto tempo, il dossier sui contenuti dell'insegnamento scolastico. Inaspettatamente (ma non per tutti) ha varato, in una prospettiva di innovazione, una commissione esclusivamente pedagogica, incaricata appunto di provvedere. Com'era prevedibile ciò ha provocato immediatamente reazioni tutt'altro che concordi, sul senso e il merito della decisione. Personalmente mi sento doppiamente 'parte in causa', sia perché del tema mi occupo da tempo (ne ho parlato qui proprio pochi giorni fa) sia perché quella del sapere e della riflessione in pedagogia è l'area generale entro cui continuo a muovermi, anche in ambito extra accademico. Tra gli interventi critici che ho potuto leggere finora, il più meditato e argomentato è quello di Franco Lorenzoni, sul sito del settimanale Internazionale , titolato L'attacco del governo contro una scuola aperta e inclusiva  (sta qui ), Ne condivido pienamen...